Dalla “Prefazione”

Nel corso dei miei ormai lunghi anni di attività, ho sempre considerato come assunto imprescindibile della mia carriera professionale la stretta relazione fra architettura, anche contemporanea, e artigianato. Quest’ultimo però, non necessariamente inteso come impiego di tecniche e/o materiali della tradizione – anche se la cura del dettaglio presente in tutte le mie realizzazioni comporta una grande capacità artigianale delle maestranze – ma perché ogni progetto, pur con elementi comuni, risulta unico per le sue complessità e storie profondamente differenti, proprio come le vite delle persone che lo condivideranno.

Risulta così fondamentale che in ogni progetto di instauri un dialogo costante e approfondito tra l’architetto e la committenza, basato su un racconto costruttivo e spesso confidenziale, cosicché, nei passaggi di pensieri e di cantiere e grazie a tesori di esperienze collaudate, si possano soddisfare i desideri e le aspettative della più esigente clientela.

La ricerca dell’armonia delle diverse parti, il felice bilanciamento che conferisce unità alle differenze e che permette di comprendere contemporaneamente l’insieme ed i dettagli: adeguare questi codici ad ogni situazione diversificandoli secondo i contesti e le esigenze della committenza risulta da sempre obbiettivo prioritario della mia attività professionale.

Vincenzo Pavia